Dolcetto d’Alba Doc
Terreno: il terreno è collinare, con composizione prevalente calcarea e argillosa
Esposizione: Sud-ovest
Altitudine: tra i 230 e i 260 metri sul livello del mare
Vinificazione: la raccolta delle uve è una fase cruciale per il vitigno Dolcetto perché, in presenza di situazioni climatiche non favorevoli, tende lasciar cadere parte dei suoi acini. La raccolta manuale è quindi essenziale e va condotta con cautela. Dopo la pigiatura dei grappoli con diraspatura, il mosto sviluppa la fermentazione alcolica con una breve macerazione (5-6 giorni) in tini d’acciaio termocondizionati, in modo che le temperature di lavorazione non oltrepassino i 23-25° C.
Maturazione: conclusa la fermentazione alcolica, il vino prosegue con quella malolattica per avere una maggiore stabilità. Poi, resta a riposare per alcuni mesi in contenitori di acciaio al fine di trovare la migliore armonia.
Imbottigliamento: verso metà primavera dell’anno successivo alla raccolta delle uve, adeguatamente preparato, il Dolcetto d’Alba va finalmente in bottiglia. Così, trascorre in cantina un periodo minimo di affinamento di un paio di mesi prima di avviarsi al consumo.
Caratteri organolettici: il colore è rubino intenso, reso più vivo dai frequenti riflessi violetti. il profumo è molto fruttato e ricorda la ciliegia marasca, la prugna e altri frutti rossi (fragola). Al sapore è secco e fragrante, di ottima personalità e con una gradevole sensazione amarognola sul finale.
Abbinamenti gastronomici: a tavola, il Dolcetto d’Alba dimostra tutta la sua versatilità e accompagna con eleganza i piatti di un pasto intero, anche se predilige i piatti di entrata a base di carne, i salumi freschi e di media stagionatura, i formaggi e la fonduta, i piatti della cucina veloce e informale.